2 - Con gli occhi della fede

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SAN GIOVANNI CALABRIA CI FA VISITA CON I SUOI OCCHIALI
Questo occhialetto usato da san Giovanni Calabria non si sorreggeva con le aste che poggiano sulle orecchie, come quelli che conosciamo noi, ma era il cosiddetto “occhiale a pince-nez”. Le lenti erano collegate da un piccolo meccanismo a molla, che stringeva sul naso l’occhiale e rimaneva così in posizione. Per non farseli scivolare dalle mani si legavano con un cordoncino, che si poteva anche tenere intorno al collo.
Questo tipo di occhiali si usava dagli anni novanta dell'Ottocento sino agli anni trenta del Novecento, ma don Calabria non era molto attento alla moda, e li ha portati per tutta la sua vita.
 
SAN GIOVANNI CALABRIA CI PARLA CON I SUOI OCCHIALI
A volte si dice che bisogna mettersi “nei panni dell’altro”, ma certamente sarebbe molto più interessante mettersi “negli occhi dell’altro” per osservare il mondo come lo vede lui, per soffermarsi sugli stessi particolari e cogliere l’importanza delle cose secondo il suo “modo di vedere”.
Ed evidentemente non è una questione di diottrie…
Se queste lenti potessero parlare, ci racconterebbero ciò che quegli occhi hanno visto, ma ancora di più, ci mostrerebbero in che modo quelle immagini che le attraversavano si ricomponevano nel cuore di don Calabria e lo rendevano colmo di gioia, o di tristezza, di entusiasmo o di frustrazione. E servirebbero anche a noi delle lenti così, per comprendere la sua capacità di perdonare, di accogliere, di benedire ma anche di arrabbiarsi… Non lo sapevate che anche i santi si arrabbiano? Ah, in certi momenti il Padre don Giovanni si scatenava proprio, e quando gli prendevano i “5 minuti” i fratelli dicevano che aveva la “calabrina” ed era meglio girare al largo… per poi vederselo ricomparire per chiedere subito scusa delle sue intemperanze. Ma era proprio perché sapeva vedere oltre, perché alla luce del Vangelo non poteva proprio accettare i compromessi, giocare al ribasso, mai!
Le lenti giuste che compensano la nostra vista imperfetta non sono quelle che “aggiustano le cose” ma sono le lenti della fede, che guardano nella profondità delle cose con uno sguardo d’amore.
Grazie a voi, occhiali, che ci fate venire la curiosità di vedere il mondo con occhi diversi, ma non possiamo farcela senza le lenti della fede, le uniche che ci possono avvicinare allo sguardo di Dio. Sappiamo ancora leggere con la stessa fede gli eventi che ci interpellano oggi?