Una mostra che ripercorre le tappe più significative della vita di San Giovanni Calabria, a 150 anni dalla sua nascita, attraverso preziosi documenti fotografici provenienti dall'archivio di San Zeno in Monte. L'inaugurazione è avvenuta ieri presso la Galleria Arte Poli a Roma e l'esposizione, intitolata "Vangeli viventi", sarà aperta al pubblico fino al 21 aprile.
Davanti ad un folto pubblico, tra cui molti collaboratori e amici del Collegino e della parrocchi di Primavalle, il cardinale Beniamino Stella ha aperto l’incontro sottolineando che la figura di san Giovanni Calabria rappresenta un vero e proprio inno alla carità. E’ toccato poi al Casante don Massimiliano Parrella tratteggiare alcuni aspetti del carisma di don Calabria, ricordando in particolare lo sviluppo della sua Opera a Roma, dove il Padre mandò i suoi religiosi fin dal 1932. A seguire il conduttore Massimo Coserini, di Arte Poli, ha accompagnato fratel Lino Busi nella descrizione di alcune delle foto della mostra che raccontano gli eventi principali della vita di don Calabria.
VEDI IL DISCORSO DEL CASANTE
Momento culminante è stato lo svelamento dello splendido quadro realizzato dal maestro Albano Poli per celebrare il 150° della nascita di don Calabria (1873-2023), quadro che poi è stato benedetto dal cardinale Stella. Particolarmente emozionante è stato il collegamento in videochiamata con il maestro, rimasto a Verona dove risiede. Il maestro Poli, che nel Dopoguerra fu allievo in una delle Case di don Calabria, era visibilmente commosso: “Devo tantissimo a don Calabria – ha detto – devo a lui quello spirito positivo che mi ha accompagnato per tutta la vita e che lui ha saputo trasmettere a me e a tantissimi altri ragazzi in quei tempi difficili, quando non avevamo niente”.
Il quadro si inserisce all'interno di un'altra importante iniziativa organizzata dall'Opera: la mostra itinerante intitolata “Terra e Sangue” in cui reliquie di don Calabria e copia del ritratto stanno facendo il giro del mondo toccando tutti i territori dove la Famiglia Calabriana è presente.
Proprio alla personale conoscenza del maestro Poli con il Santo dobbiamo la forma che hanno assunto in questo “quadro parlante” gli oggetti che fanno da contorno alla sua figura e che sono gli stessi della mostra itinerante.
Davanti ad un folto pubblico, tra cui molti collaboratori e amici del Collegino e della parrocchi di Primavalle, il cardinale Beniamino Stella ha aperto l’incontro sottolineando che la figura di san Giovanni Calabria rappresenta un vero e proprio inno alla carità. E’ toccato poi al Casante don Massimiliano Parrella tratteggiare alcuni aspetti del carisma di don Calabria, ricordando in particolare lo sviluppo della sua Opera a Roma, dove il Padre mandò i suoi religiosi fin dal 1932. A seguire il conduttore Massimo Coserini, di Arte Poli, ha accompagnato fratel Lino Busi nella descrizione di alcune delle foto della mostra che raccontano gli eventi principali della vita di don Calabria.
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Momento culminante è stato lo svelamento dello splendido quadro realizzato dal maestro Albano Poli per celebrare il 150° della nascita di don Calabria (1873-2023), quadro che poi è stato benedetto dal cardinale Stella. Particolarmente emozionante è stato il collegamento in videochiamata con il maestro, rimasto a Verona dove risiede. Il maestro Poli, che nel Dopoguerra fu allievo in una delle Case di don Calabria, era visibilmente commosso: “Devo tantissimo a don Calabria – ha detto – devo a lui quello spirito positivo che mi ha accompagnato per tutta la vita e che lui ha saputo trasmettere a me e a tantissimi altri ragazzi in quei tempi difficili, quando non avevamo niente”.
Il quadro si inserisce all'interno di un'altra importante iniziativa organizzata dall'Opera: la mostra itinerante intitolata “Terra e Sangue” in cui reliquie di don Calabria e copia del ritratto stanno facendo il giro del mondo toccando tutti i territori dove la Famiglia Calabriana è presente.
Proprio alla personale conoscenza del maestro Poli con il Santo dobbiamo la forma che hanno assunto in questo “quadro parlante” gli oggetti che fanno da contorno alla sua figura e che sono gli stessi della mostra itinerante.