Sorella Giuseppina

Nelle prime ore di oggi, 1 agosto, è salita al Cielo Sorella Giuseppina Inginniu, Missionaria dei Poveri
Nelle prime ore di oggi, 1 agosto, all'ospedale Gemelli di Roma Sorella Giuseppina Inginniu, Missionaria dei Poveri, ha celebrato la sua Pasqua definitiva nel Signore!
I funerali si svolgeranno mercoledì 3 agosto nella parrocchia di Primavalle alle ore 11. Successivamente la Sorella verrà portata a Negrar e nella mattinata di giovedì 4 agosto, alle 9.30, si svolgerà un'altra cerimonia funebre dopodichè sarà tumulata nel cimitero dei religiosi dell'Opera a Maguzzano.

Alcune note biografiche di sorella Giuseppina Inginniu.
Sorella Giuseppina nasce in un piccolo paese della Sardegna, Cuglieri, il 2 febbraio 1943, da una famiglia semplice ma molto laboriosa. Suo padre è mugnaio e la madre si dedica alla cura della famiglia. Vive il periodo della fanciullezza con serenità, fino al sopraggiungere di difficoltà familiari che la forgeranno già con un’impronta di dolore e di sofferenza che lei mitiga nel rifugiarsi a casa dei nonni materni dai quali si sente molto amata.
Con lei sono altre due sorelle, una maggiore e l’altra più piccola con la quale vive un rapporto di maternità. Completa il ciclo di formazione scolastica che a quei tempi veniva chiamato “scuola di avviamento” con una infarinatura di varie discipline.
Ben presto si imbatte e si scontra con un tipo di religiosità che non è coerente con l’insegnamento evangelico, per cui abbandona la pratica religiosa con grande scandalo all’interno del suo cerchio familiare per concludere che le pratiche religiose non valgono a niente senza la disposizione al perdono vicendevole.
Già questa scelta comincia ad essere rivelatrice di un atteggiamento fondamentale della sua vita, la coerenza, e di tutto un lavorio interiore di ribellione ma anche di ricerca sincera di senso e dei valori della vita. Per difficoltà familiari si trasferisce a Roma con i suoi cari abitando in prossimità della parrocchia di Primavalle dove lei si inserisce pian piano nel lavoro pastorale con grande entusiasmo. È di questo periodo l’incontro illuminante e determinante con la spiritualità di don Calabria, presentata e vissuta dai religiosi presenti e operanti nella parrocchia.
Scopre con grande entusiasmo e vive poi con grande fedeltà e perseveranza la “paternità di Dio e la fraternità” che la portano ad esclamare con grande gioia che “vivere il Vangelo è possibile!”. Questa è stata proprio la pietra miliare sulla quale il Signore ha edificato e sviluppato la sua vocazione e missione, da qui è poi partito l’ideale e l’impegno missionario che la porterà in America Latina per unirsi alle Sorelle Missionarie dei Poveri di laggiù nell’impegno dell’evangelizzazione.
In lei si fa sempre più esigente il bisogno di attualizzare con urgenza la pagina evangelica che aveva ispirato don Calabria: l’abbandono totale alla divina Provvidenza, dunque il vivere da figli e fratelli tra noi, l’attenzione massima ai poveri, la gratuità, lo spirito di famiglia, la povertà e la semplicità della vita. Anche in questo suo desiderio profondo e sincero il Signore l’accompagna, o meglio, la precede con la sua grazia e la sua luce dandole ampiamente piena risposta in quella che sarà la fruttuosa e ricca esperienza spirituale e umana nella comunità Bolognese del “Baraccano”.
Suor Giuseppina è stata una donna di preghiera e di azione, soprattutto nel tessere numerosissime e ricchissime relazioni sempre a favore degli ultimi, fossero carcerati, giovani in difficoltà, ragazze madri, ecc. Quando c’era un diritto da difendere non la fermava nessuno. Per ognuno desideroso di cambiamento, lei offriva sempre l’opportunità di un progetto di vita, non fatto a tavolino ma vissuto e condiviso sempre all’interno della comunità.
L’ultimo periodo della sua esistenza è fortemente segnato da una lunga sofferenza fisica vissuta con grande accettazione e abbandono alla volontà del Padre.
Ringraziamo infinitamente Dio Padre per il dono della vita della nostra sorella Giuseppina, per l’opera che Lui ha compiuto e realizzato nella sua persona concedendole doni e capacità non comuni, doni che lei ha fatto ampiamente fruttificare per il Regno dei Cieli.