PAPA FRANCESCO ACCOGLIE LA FAMIGLIA CALABRIANA

Lunedì 30 maggio i Fratelli e le Sorelle capitolari insieme ad alcuni laici che hanno collaborato e partecipato ai Capitoli sono stati in udienza dal Santo Padre
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E' stata una giornata memorabile quella di lunedì 30 maggio per la Famiglia Calabriana. Partiti di notte in pullman da San Zeno in Monte, i Fratelli e le Sorelle capitolari insieme ad alcuni laici sono arrivati di primo mattino a Roma, accolti dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe. Dopo la celebrazione di una S. Messa in parrocchia gremita di fedeli, accorsi anche per salutare il nuovo Casante don Massimiliano Parrella che di quella comunità era parroco, la Famiglia Calabriana si è recata in Vaticano per l'udienza con Papa Francesco nella Sala Clementina. E' stata un'emozione intensa quando il Pontefice è entrato nella Sala, accolto da un grande applauso. Padre Miguel Tofful, che si è molto adoperato per organizzare l'incontro, ha rivolto un messaggio di saluto al Papa a nome dell'Opera. Poi Francesco ha rivolto un prezioso messaggio ai capitolari, indicando nella "cultura della Provvidenza" e nella "condivisione" le vie maestre per mettere in pratica la "profezia della comunione".
Ecco un passaggio del discorso:

«Direi che coltivare insieme ai poveri la fiducia nella provvidenza divina vi rende artigiani di una “cultura della provvidenza”. Questo è molto importante! Non va perduta questa dimensione, questa cultura della provvidenza che vedo come antidoto rispetto alla cultura dell’indifferenza...
Vorrei sottolineare ancora l’aspetto della condivisione perché mi sembra faccia parte essenziale della “profezia della comunione”, sulla quale volete camminare insieme...».

Vedi messaggio completo del Papa ai capitolari

Dopo il discorso, il Casante don Massimiliano e Madre Lucia hanno consegnato al Pontefice il quadro raffigurante un'icona di San Giovanni Calabria, con dietro le firme di tutti i partecipanti all'udienza. Infine, prima del congedo e della foto di gruppo, ognuno ha potuto salutare personalmente Francesco stringendogli la mano.
Prima del rientro a Verona, la giornata si è conclusa con un sontuoso pranzo al Collegino.