C’è anche l’Opera Don Calabria tra i vincitori del 43° Premio Masi. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre a Monteleone 21, presso il nuovo centro polifunzionale Masi nel cuore della Valpolicella.
Il premio consegnato all’Opera è il “Grosso d’Oro Veneziano”, riservato a personalità ed enti che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo generando solidarietà e progresso. Un riconoscimento prestigioso dedicato alle migliaia di persone, laici e religiosi, che ogni giorno portano avanti la loro missione nelle Case calabriane sparse nei cinque continenti.
A ritirare il premio in rappresentanza di tutta l’Opera è stato fratel Gedovar Nazzari, economo generale e presidente dell’ospedale di Negrar, il quale ha portato anche un video-messaggio di saluto del Casante dal Brasile. Nell’edizione di quest’anno, dedicata al tema del circolo virtuoso della bellezza, sono stati premiati anche l’imprenditore Riccardo Illy, la scrittrice ambientalista Sara Segantin e lo scultore Arcangelo Sassolino (tutti insigniti con il Premio Masi Civiltà Veneta) e l’imprenditrice Donatella Cinelli Colombini (Premio internazionale Civiltà del Vino).
Prima della premiazione c’è stata la tradizionale firma della botte da parte dei vincitori nella cantina Masi. L’evento è proseguito al centro Monteleone 21 con la cerimonia vera e propria. A moderare la serata il giornalista Alessandro Milan che ha chiamato sul palco gli ospiti, prima a uno a uno e poi tutti insieme per un vero e proprio talk show sui vari aspetti della bellezza rappresentati dai vincitori, ognuno nel proprio ambito. A fare gli onori di casa è stato Sandro Boscaini, vicepresidente di Fondazione Masi e patron dell’azienda, insieme alla Presidente della Fondazione Isabella Bossi Fedrigotti.
La cerimonia, accompagnata dall’ensemble Unixono, composto da otto elementi dell’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici diretti dal Maestro Ferraresi, si è conclusa con la consegna del premio ai vincitori. Per l’Opera il premio, oltre alla riproduzione in oro per opera del maestro orafo Alberto Zucchetta del Grosso Veneziano, la moneta che per secoli ebbe corso legale nella Serenissima, è consistito anche in un contributo a sostegno di progetti umanitari portati avanti in terra di missione.
Il Premio Masi è nato nel 1981 con il Premio Masi Civiltà Veneta, conferito a personaggi originari delle Venezie che si sono distinti nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatori dei valori fondamentali di questa terra. Negli anni si sono aggiunti altri due premi: uno dedicato alla Civiltà del Vino e l’altro, il Grosso d’Oro Veneziano, dedicato ai valori della solidarietà e del progresso civile nel mondo.