Il Casante, p. Massimiliano Parrella domenica 19 giugno ha salutato i parrocchiani di Santa Maria Assunta e San Giuseppe in Primavalle (Roma) e ieri è giunto definitivamente in Casa Madre. Questa mattina durante la celebrazione Eucaristica da lui presieduta è stato accolto con gioia dai religiosi, religiose e laici della Famiglia Calabriana di Verona. Al termine della celebrazione don Valdecir Tressoldi superiore di Casa Madre a nome di tutti ha rivolto a padre Max queste parole.
Con gioia ti accogliamo nella Casa Madre dell’Opera. Siamo felici con il tuo arrivo in mezzo a noi. Il nostro padre fondatore diceva che il Casante ha luci speciali per guidare l’Opera nella fedeltà carismatica al vangelo e alla missione che il Signore ci affida. Hai ricevuto una chiamata e una missione: essere Casante dell’Opera e custode di un carisma vivo e per i nostri tempi. I padri della Chiesa amavano ripetere questa espressione: “Cristiani non si nasce ma si diventa per grazie”. Credo che lo stesso si può dire del Casante: “Casante non si nasce ma si diventa per grazia e misericordia di Dio Padre”. “Diventare Casante” ogni giorno, percorrendo con fiducia filiale e audacia profetica quelle strade che il Signore indica per tutta l’Opera; “diventare Casante” esercitando quella paternità spirituale fatta di cose molte concrete: prossimità, persone, ascolto, attenzione e pazienza gravida di speranza. Vogliamo esprimere questa tua missione attraverso la consegna di tre parole e tre simboli: un luogo, una luce e una missione.
UN LUOGO
“San Zeno in Monte, terra santa e benedetta”, ripeteva don Calabria. Nella geografia teologica dell’Opera questo è luogo speciale. In questa Casa don Calabria ha vissuto per 43 anni. Per i prossimi 6 anni questa è la tua Casa e a partire da questa Casa vivrai la missione di Casante. Casa è una bella metafora per dire relazioni, famiglia e vita quotidiana. Mettere in sintonia la Casa Madre con tutte le case dell’Opera sparse nel mondo, creando una luminosa rete di fraternita e di comunione è missione che coinvolge tutti noi. Il primo simbolo che ti consegniamo sono le chiavi della Casa Madre. La chiave è una metafora potente perché invita a essere aperti e non chiudersi in noi. Ma consegnare le chiave della Casa a qualcuno esprime anche la nostra fiducia e il modo concreto per dire “sei di Casa, sei della nostra famiglia”.
UNA LUCE
Ogni Casa è abitati da una luce. Senza luce la casa rimane nel buio dell’incertezza. La Parola di Dio è luce che illumina e riscalda il cuore e ci fa vivere la passione per Cristo e per l’umanità. La Parole è la Luce della Casa, della Vita e delle relazioni. E la Parola di Dio è sacramentale perché realizza quello che dice, ripeteva don Calabria. Il secondo simbolo che ti consegniamo è il testo del Nuovo Testamento, la Parola del Vangelo, che siamo chiamati a vivere, ad essere. Il testo è in inglese, una delle lingue che parliamo nell’Opera. È la luce della Parola che illumina la tua vita e missione come Casante.
UNA MISSIONE
Infine la terza parola… una missione. Il Casante ha la missione di essere custode di un Carisma vivo. E il modo più sicuro per custodire una realtà preziosa come il Carisma è incarnarlo nella vita di ogni giorno, inserirlo nel cuore della nostra interiorità e prendersi cura delle persone. Ma custodire il Carisma significa anche continuare il faticoso lavoro di riflessione, interpretazione e traduzione della ricchezza del carisma e della spiritualità calabriana nel tempo storico nel qual abitiamo. Il terzo simbolo che ti consegnammo sono le Lettere del Padre don Giovanni. Sono il carisma riflettuto, interpretato e tradotto nella concretezza del cammino vissuto fino alla sua morte. Continuare questa riflessione, interpretazione e traduzione è una delle modalità per custodire il carisma e crescere nella fedeltà alla nostra missione. Caro P. Max! Un luogo, una Luce, una Missione sono parole che creano un profilo della tua vita in questo nuovo tempo. Ma in questa missione non sei solo. Dio Padre guida la tua vita con la luce e creatività dello Spirito Santo. E ci siamo noi, fratelli, sorelle e laici che insieme con te vivremo questa missione di fraternità e di comunione.
Con gioia ti accogliamo nella Casa Madre dell’Opera. Siamo felici con il tuo arrivo in mezzo a noi. Il nostro padre fondatore diceva che il Casante ha luci speciali per guidare l’Opera nella fedeltà carismatica al vangelo e alla missione che il Signore ci affida. Hai ricevuto una chiamata e una missione: essere Casante dell’Opera e custode di un carisma vivo e per i nostri tempi. I padri della Chiesa amavano ripetere questa espressione: “Cristiani non si nasce ma si diventa per grazie”. Credo che lo stesso si può dire del Casante: “Casante non si nasce ma si diventa per grazia e misericordia di Dio Padre”. “Diventare Casante” ogni giorno, percorrendo con fiducia filiale e audacia profetica quelle strade che il Signore indica per tutta l’Opera; “diventare Casante” esercitando quella paternità spirituale fatta di cose molte concrete: prossimità, persone, ascolto, attenzione e pazienza gravida di speranza. Vogliamo esprimere questa tua missione attraverso la consegna di tre parole e tre simboli: un luogo, una luce e una missione.
UN LUOGO
“San Zeno in Monte, terra santa e benedetta”, ripeteva don Calabria. Nella geografia teologica dell’Opera questo è luogo speciale. In questa Casa don Calabria ha vissuto per 43 anni. Per i prossimi 6 anni questa è la tua Casa e a partire da questa Casa vivrai la missione di Casante. Casa è una bella metafora per dire relazioni, famiglia e vita quotidiana. Mettere in sintonia la Casa Madre con tutte le case dell’Opera sparse nel mondo, creando una luminosa rete di fraternita e di comunione è missione che coinvolge tutti noi. Il primo simbolo che ti consegniamo sono le chiavi della Casa Madre. La chiave è una metafora potente perché invita a essere aperti e non chiudersi in noi. Ma consegnare le chiave della Casa a qualcuno esprime anche la nostra fiducia e il modo concreto per dire “sei di Casa, sei della nostra famiglia”.
UNA LUCE
Ogni Casa è abitati da una luce. Senza luce la casa rimane nel buio dell’incertezza. La Parola di Dio è luce che illumina e riscalda il cuore e ci fa vivere la passione per Cristo e per l’umanità. La Parole è la Luce della Casa, della Vita e delle relazioni. E la Parola di Dio è sacramentale perché realizza quello che dice, ripeteva don Calabria. Il secondo simbolo che ti consegniamo è il testo del Nuovo Testamento, la Parola del Vangelo, che siamo chiamati a vivere, ad essere. Il testo è in inglese, una delle lingue che parliamo nell’Opera. È la luce della Parola che illumina la tua vita e missione come Casante.
UNA MISSIONE
Infine la terza parola… una missione. Il Casante ha la missione di essere custode di un Carisma vivo. E il modo più sicuro per custodire una realtà preziosa come il Carisma è incarnarlo nella vita di ogni giorno, inserirlo nel cuore della nostra interiorità e prendersi cura delle persone. Ma custodire il Carisma significa anche continuare il faticoso lavoro di riflessione, interpretazione e traduzione della ricchezza del carisma e della spiritualità calabriana nel tempo storico nel qual abitiamo. Il terzo simbolo che ti consegnammo sono le Lettere del Padre don Giovanni. Sono il carisma riflettuto, interpretato e tradotto nella concretezza del cammino vissuto fino alla sua morte. Continuare questa riflessione, interpretazione e traduzione è una delle modalità per custodire il carisma e crescere nella fedeltà alla nostra missione. Caro P. Max! Un luogo, una Luce, una Missione sono parole che creano un profilo della tua vita in questo nuovo tempo. Ma in questa missione non sei solo. Dio Padre guida la tua vita con la luce e creatività dello Spirito Santo. E ci siamo noi, fratelli, sorelle e laici che insieme con te vivremo questa missione di fraternità e di comunione.