Una Pentecoste universale

Sabato 7 giugno, con la veglia di Pentecoste, da Verona una grande invocazione allo Spirito Santo è giunta fino ai confini del mondo e dell'Opera.
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I partecipanti all’Assemblea di Metà Sessennio sabato 7 Giugno, conclusi i lavori assemblari, si sono trasferiti a Verona, per unirsi a tutta la Famiglia Calabriana di Verona, all’Oasi San Giacomo, nella Veglia di Pentecoste.
Per la prima volta in una occasione così significativa si sono trovati riuniti i rappresentanti di tutti i territori in cui è presente l’Opera nel mondo, rappresentati dalle bandiere con cui sono stati accolti. Ma ancora più significativo è stato il “Libro dei Vangeli Viventi”, in cui erano stati raccolte immagini, testimonianze, frammenti di vita vissuta nelle 15 nazioni in cui è presente almeno un’espressione di Famiglia Calabriana.
Nella lunga preghiera di invocazione allo Spirito Santo, questo Libro è stato letteralmente sfogliato davanti a Gesù Eucarestia, offrendo questa vita vissuta come lode e ringraziamento. Intanto tutta l’Assemblea invocava il dono dello Spirito Santo in una preghiera che si è sviluppata tra i canti, nelle cinque lingue principali delle missioni calabriane: italiano, inglese, spagnolo, portoghese e rumeno.
 
La conclusione di questa intensa esperienza di Famiglia Calabriana, iniziata a Roma, si è tenuta nel Santuario San Giovanni Calabria, con la Messa della Pentecoste, Domenica 8 Giugno. Il Casante, con una straordinaria energia, ha provocato l’assemblea: “Don Calabria era un uomo pieno di Spirito, capace di gettare ponti, di sognare oltre i limiti umani. La sua fede era “fuoco che ardeva nel petto”. Come possiamo, oggi, lasciarci incendiare anche noi?”
E ci ha lasciato una strada, che illumina anche i risultati dell’Assemblea, a proseguire in un mandato coraggioso ad abbracciare l’universalità del nostro Carisma: “abbiamo bisogno di una nuova effusione dello Spirito Santo. Abbiamo bisogno che le nostre comunità diventino Cenacoli ardenti, dove si prega, si ama, si sogna, si serve con libertà e coraggio”.